Nazionale. La favola di Verratti: da Manoppello al Psg

TERAMO- Una favola calcistica. Probabilmente d’altri tempi. Una favola “azzurra”. Marco Verratti, da Manoppello, 19 anni (festeggerà i 20 anni il 5 novembre), rappresenta il futuro della nazionale di calcio. ”Preferisco essere chiamato ‘gufetto’, è il soprannome che mi ha dato la mia ragazza, dice che assomiglio a un gufo” raccolta il ‘gufetto di Mannoppello’  che è diventato ‘le petit italien’ per i tifosi del Psg, e ha conquistato in fretta  Parigi. I giornali francesi gli hanno dedicato grandi attenzioni, il suo nuovo pubblico lo accoglie con cori e applausi, Ibrahimovic gli ha dato la sua importante benedizione: “Verratti è molto di più di un grande giocatore”, l’investitura da parte del più autorevole dei suoi nuovi compagni. E Ancelotti, felice di averlo subito strappato ai club italiani molto poco attenti, ha già mandato il suo messaggio a Prandelli:"L’Italia per i mondiali in Brasile può essere tranquilla, Verratti è la nuova, vera alternativa a Pirlo".  Riguardo la sua possibile collocazione in campo, Verratti spiega che "l’anno scorso con il Pescara qualche volta ho giocato trequartista". In Francia ha imparato a farsi conoscere e Prandelli lo segue con grande attenzione: "Io non mi sento importante, sicuramente ho la fortuna di essere in nazionale a 19 anni e non è una cosa che capita a tutti, ma cerco sempre di rimanere me stesso e di migliorare: è l’unica cosa da fare alla mia età". Di Parigi, spiega, "non ho ancora visto tanto. In squadra ci sono giocatori con tante nazionalità diverse e questo ti aiuta a conoscere diverse culture. Sarà un bagaglio d’esperienza che mi porterò dietro tutta la vita".